Su Tpi News è stato pubblicato il resoconto dell’evento di presentazione del nostro libro “Ci Pensiamo Noi” edito da Egea tenutosi a Roma, in Feltrinelli – Galleria Alberto Sordi con Antonio Misiani, Carlo Cottarelli e Myrta Merlino.
“I giovani devono fare casino per farsi ascoltare. Devono fare proposte“. Queste le parole dell’economista Carlo Cottarelli all’incontro organizzato a Roma dal think tank Tortuga per la presentazione del libro “Ci pensiamo noi – dieci proposte per far spazio ai giovani”moderato dalla giornalista Myrta Merlino lo scorso 3 marzo.
Al dibattito incentrato sulle condizioni dei giovani in Italia era presente anche il viceministro all’Economia Antonio Misiani che sul tema ha aggiunto: “L’Italia non è un paese per giovani. La povertà in Italia tra le nuove generazion è altissima. Nel nostro Paese siamo ossessionati dal problema dell’immigrazione quando il problema maggiore è quello che riguarda la migrazione dei nostri giovani verso l’estero. Viviamo in un Paese che spende più per il debito pubblico che per l’istruzione”.
Da anni, infatti, in Italia le nuove generazioni non sono al centro del dibattito politico. Eppure sono i giovani ad aver sofferto di più la crisi economica, a non poter più sperare di poter pianificare una famiglia con la dovuta serenità, a non trovare spesso lavori all’altezza dei propri studi, a dover andare all’estero per vedere realizzati i propri sogni, a soffrire una crisi senza precedenti della scuola italiana.
“La fotografia dell’Italia di oggi non è buona per i giovani in termini di crescita o per trovare nuovi lavori per il futuro. Sono 250mila i giovani che negli ultimi dieci anni hanno lasciato l’Italia. Si tratta di un problema molto serio. È il problema di una politica che purtroppo dedica poca attenzione ai giovani. Siamo al penultimo posto in Europa per spesa universitaria pro capite. Spendiamo più per le pensioni che per i giovani”, sottolinea Cottarelli.
“Una cosa molto giusta che ho trovato nel libro, che è già nel titolo, è il concetto “Ci pensiamo noi”. Significa: siamo noi giovani che dobbiamo essere responsabili, non dobbiamo sempre dare la colpa agli altri se le cose non funzionano. Dobbiamo noi cercare una soluzione, perché è troppo facile dire che è sempre colpa di qualcun altro”, precisa Cottarelli. Perché è proprio questo lo spirito che è emerso dal libro e dall’incontro organizzato da Tortuga: la mobilitazione.
Con questo libro i giovani ricercatori di Tortuga hanno deciso di elaborare 10 proposte concrete per migliorare la condizione delle nuove generazioni. A partire dai temi come: scuola, università, mercato del lavoro, contrasto alla povertà, maternità. Le idee, precedute da analisi precise dello status quo, sono contenute nel libro edito da Egea e introdotto dalla prefazione a firma degli economisti Tito Boeri e Vincenzo Galasso.
“Mi è piaciuto il libro per il suo rigore. – aggiunge il viceministro Misiani – È a prova di fact check-in. È un libro con piedi ben piantati per terra: amaro per i numeri ma che contiene delle proposte, delle analisi. Non è rassegnato”.
Andrea Gorga e Matteo Gallone, soci del think tank Tortuga, hanno spiegato perché hanno deciso di scrivere questo libro insieme agli altri giovani soci. “Abbiamo sentito un forte bisogno di fare qualcosa di concreto per noi e per i nostri coetanei. Ci dobbiamo impegnare per far sì che le questioni giovanili acquisiscano sempre di più una maggiore rilevanza in termini di dibattito politico, pubblico e rilevanza mediatica. Questo perché se iniziamo ad analizzare qualche dato, la situazione dei giovani in Italia non è solo una situazione problematica, ma potremmo definire anche un po’ di emergenza“.
“Siamo un paese ricco di talenti ma non siamo capaci di far confluire verso un unico obiettivo comune. Non siamo in grado di comporre la figura finale. Non ci può essere qualcun’altra che risolva i problemi al posto nostro. Lo dobbiamo fare noi. È questo l’obiettivo del nostro libro ‘Ci pensiamo noi’”, conclude Andrea Gorga di Tortura.
Sono fondamentali misure che rilancino la crescita del nostro paese, partendo proprio dalle giovani generazioni. Per di più a fronte dell’emergenza coronavirus che stiamo affrontando. Ma lo sguardo deve rimanere sul lungo periodo, che è quello che noi giovani dovremo inesorabilmente affrontare.
“Ci pensiamo noi” Dieci proposte per far spazio ai giovani in Italia
Ci pensiamo noi è un libro di problemi e proposte, di idee e progetti. Un libro che parla della storia, del presente e del futuro dei giovani italiani. È un esperimento, perché non è né un saggio, né un manifesto politico. Eppure, come un saggio, prova a raccontare i problemi e a illustrarne le sfaccettature con precisione e rigore. E come un manifesto politico propone delle soluzioni concrete per risolverli. Il libro è accompagnato dalla prefazione a cura degli economisti Tito Boeri e Vincenzo Galasso.
I dieci fiammiferi in copertina rappresentano i dieci principali problemi degli under 30 italiani: povertà giovanile, natalità, istruzione, accesso alla cultura, mercato del lavoro, precarietà e salari inadeguati, fuga dei cervelli e nuova cittadinanza, e a ognuno di essi è dedicato un capitolo del libro. In ognuno si ripete lo stesso schema: prima, l’analisi del problema, poi le proposte per risolverlo.
Ci hanno definiti “sdraiati”, “bamboccioni” e la “generazione perduta”, ma in realtà noi giovani non rimaniamo inermi di fronte alle enormi problematiche del presente: fanno parte delle nostre vite quotidiane, quando non riusciamo a trovare un lavoro ben pagato, quando siamo obbligati ad andare all’estero o quando pensiamo al futuro climatico del pianeta. E questo libro vuole contribuire a prendere di petto le questioni, con numeri precisi e soluzioni concrete. Senza illuderci che possano essere la soluzione per tutti i problemi, ma con la speranza che possano permettere qualche passo in avanti.
L’incontro del libro “Ci pensiamo noi – dieci proposte per far spazio ai giovani” è stato organizzato a Roma alla Feltrinelli della Galleria Alberto Sordi. Sono intervenuti il viceministro all’Economia Antonio Misiani, l’economista Carlo Cottarelli e Andrea Gorga e Matteo Gallone, soci del think tank Tortuga. L’evento è stato moderato dalla giornalista Myrta Merlino