La Vita In Un Sorso è una iniziativa del Rotary Club Milano Sempione.
VIUS Report 2020 in collaborazione con il Centro di Ricerca ‘Carlo F. Dondena’ per le Politiche Sociali dell’Università Bocconi e il Think Tank Tortuga.
Ricercatori: Nicola Ceschin Lorenzo Pedretti, Luisa Pomarici, Sara Rabino
Coordinamento Scientifico: Prof. Carlo Altomonte
Executive Summary
•L’indagine europea Espad delinea una decrescita del consumo di alcolici da parte dei ragazzi e delle ragazze di 15 e 16 anni negli ultimi vent’anni. In Italia, tuttavia, questo trend si è interrotto negli ultimi cinque anni: il consumo di alcolici tra gli adolescenti italiani, oltre ad essere in media più alto dei loro coetanei europei, è aumentato. Le differenze con i coetanei europei non si presentano però nei fenomeni di abuso (i.e. ubriacature).
•Il fatto che il consumo di alcol non sia uniforme tra i segmenti della popolazione ha portato alla creazione di una ampia letteratura scientifica, che cerca di rispondere alla domanda “chi sono i ragazzi e le ragazze che bevono di più e perché lo fanno?”. Questa eterogeneità può essere spiegata da molte variabili che identificano fattori biologici, psicologici e sociali. Fra questi ultimi, di particolare importanza sono il contesto sociale ed il rapporto con i genitori.
•Dall’ultima indagine Espad del 2019 emerge come generalmente i ragazzi abbiamo più propensione all’utilizzo di alcolici rispetto alle loro coetanee, così come gli adolescenti più grandi, tra i 18 e 19 anni, rispetto ai più giovani.
•Gli adolescenti che escono frequentemente con i propri amici e amiche bevono e si ubriacano più spesso di chi non svolge quest’attività, confermando l’importanza del contesto sociale per il consumo di alcolici. Avere un buon rapporto con i propri amici aumenta la probabilità di bere, mentre averlo con i propri genitori la diminuisce. Chi ha un buon andamento scolastico tende a bere ed abusare meno, come chi non salta scuola per motivi non validi.
•Per fornire nuove evidenze empiriche specifiche del contesto italiano, è stato redatto un questionario destinato a un campione rappresentativo della popolazione italiana in maggiore età, distribuito attraverso la piattaforma Ipsos.
•Nell’ultimo anno, con il diffondersi del Covid-19, il consumo di alcolici ha avuto una variazione maggiore per i più giovani: in particolare i ragazzi e le ragazze tra i 25 e 34 anni hanno avuto l’aumento maggiore tra tutte le classi di età.
•Le percezioni degli adulti sul consumo alcolico adolescenziale sono differenti se la persona adulta ha o meno dei/delle figli/e. In particolare, le persone con figli/e sottostimano il consumo di alcol da parte degli adolescenti rispetto a chi non ha figli, mentre il fenomeno contrario viene registrato per quanto riguarda le ubriacature
•Sebbene siano pochi i genitori ad alto rischio, la loro influenza sui figli e sulle figlie può essere rilavante: i genitori che fanno più uso di alcolici sono coloro che tendono ad affrontare meno la tematica con i figli e le figlie, e hanno con questi una relazione scarsamente basata sulla trasparenza e la fiducia. Inoltre, il loro consumo non diminuisce in presenza dei figli.