Articolo pubblicato su Domani
Lo scarto tra il pubblico e il privato
Sintesi
- Lo scorso dicembre la commissione Bilancio della Camera ha bloccato l’emendamento che proponeva un congedo paritario di 5 mesi retribuito al 100% per entrambi i genitori, impedendone la votazione.
- Il 14% delle aziende quotate a Euronext Milan ha introdotto autonomamente politiche di congedo di paternità più estese, anticipando le istituzioni in materia di parità genitoriale ma col rischio che questa diventi un privilegio aziendale.
- La parità genitoriale non può dipendere solo dalle iniziative delle aziende più virtuose, ma deve essere garantita dallo Stato come diritto universale per evitare che la paternità attiva resti un privilegio per pochi.
La commissione Bilancio della Camera ha impedito un mese fa di mettere al voto l’emendamento unitario delle opposizioni che avrebbe introdotto il congedo paritario di 5 mesi retribuito al 100% per entrambi i genitori. Alcune grandi aziende del settore privato dimostrano che un cambiamento è possibile: il 14% di quelle quotate a Euronext Milan ha implementato le proprie politiche. Una distanza che rischia di lasciare la paternità attiva confinata a un privilegio di pochi