Un criterio geografico per la riapertura dopo Covid-19
Hanno lavorato al report:
- Matteo Sartori
- Giorgio Pietrabissa
- Clara Morelli
- Simone Valle
- Giuseppe Ippedico
- Elia Bidut
- Andrea Gorga
Executive Summary
Fase 2
La gestione del processo di riapertura dopo il lock-down rende urgente trovare soluzioni di equilibrio fra la necessità di tutelare la salute pubblica e quella di minimizzare le conseguenze economiche della pandemia.
I Sistemi Locali del Lavoro
I Sistemi Locali del Lavoro (SLL) gruppi di comuni identificati da Istat in base a informazioni statistiche sulla mobilità dei lavoratori costituirebbero uno strumento adatto a perseguire questo obiettivo: autorizzare il ritorno al lavoro solo ai soggetti che lavorano nello stesso SLL in cui risiedono permetterebbe a buona parte di coloro che sono attualmente fermi di tornare operativi, pur mantenendo una stretta compartimentazione geografica degli spostamenti sul territorio nazionale.
I SLL e il virus
I dati comunali sulla mortalità in eccesso ci dicono che il virus si `e diffuso sia fra SLL diversi che al loro interno: partendo dalla situazione di totale chiusura attuale, la nostra proposta di mantenere restrizioni di mobilità fra SLL diversi limita uno dei due margini di diffusione del virus, mantenendo un approccio più prudente rispetto a una riapertura sulla base di aree più grandi, come le regioni.
Infrastruttura gestionale
Gli SLL costituiscono anche una valida infrastruttura gestionale nel caso dovessero emergere nuovi focolai: avendo permesso solo spostamenti al loro interno, sarebbe più facile individuare e isolare le aree con maggiore probabilità di contagio. Le amministrazioni regionali potrebbero utilizzare proprio questo strumento, sfruttandolo per garantire una ripresa, limitando il rischio di ricadute diffuse sul loro intero territorio. Laddove dovesse insorgere un nuovo focolaio, la disponibilità di un criterio di suddivisione offre tempi di risposta più rapidi.
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