Audizione svolta all’attenzione delle Commissioni Riunite V e XIV, nell’ambito dell’esame della Proposta di Piano Nazionale di RIPRESA e RESILIENZA – 08 Marzo 2021
Introduzione
Next Generation EU è la risposta senza precedenti dell’Unione Europa alla crisi pandemica. Una crisi che nel Vecchio Continente ha già cancellato più di 700mila vite e che ha portato a una contrazione economica del 7,8% del Pil. Ma ogni crisi offre un’opportunità di scelta e l’Unione ha scelto di ripartire puntando sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità, due leve per supportare le “future generazioni” in una ripresa che sarà sicuramente complessa.
L’Italia è la maggiore beneficiaria delle risorse europee ed è uno dei paesi che ha più faticato negli ultimi 30 anni a crescere con lo stesso passo dell’Unione. Questa può e deve essere l’opportunità per affrontare i grandi tabù del nostro Paese: scuola e università, ricerca, mercato e politiche attive del lavoro, infrastrutture, produttività, contrasto alla povertà, solo per citarne alcune. Tuttavia, qualsiasi decisione non potrà prescindere da una valutazione intergenerazionale: saranno le nuove generazioni a pagare il conto di questo progetto e devono essere loro a poterne maggiormente beneficiare.
Il think tank Tortuga ha quindi accolto con favore il discorso del presidente Draghi per l’ottenimento della fiducia al Senato, contenente molti dei punti presentati durante la sua audizione alla Camera del 1° febbraio scorso, e si augura che le priorità menzionate trovino riscontro nelle nuove formulazioni del PNRR. Questa memoria si sviluppa, per facilità di comprensione, sull’impianto della bozza del 12 gennaio scorso, ovvero la più recente al momento della stesura. Auspichiamo soprattutto che le dichiarazioni su un orizzonte strategico che vada oltre i sei anni di durata del Next Generation EU, sull’attenzione all’impatto inter-generazionale e di genere degli interventi e sull’impegno ad accompagnare gli investimenti con riforme strutturali trovino concretezza nelle prossime bozze del PNRR.
Per fare sì che queste buone intenzioni non rimangano semplicemente su carta, come troppo spesso è capitato nella storia della nostra Repubblica, occorrerà in primis rendere il piano operativo, individuando una governance chiara e competente, predisponendo milestones e target chiari e realizzabili come richiesto dalla Commissione. Il punto cardine del PNRR non sarà l’ideazione, quanto la sua esecuzione. Il documento che il Governo invierà alla Commissione è solo l’inizio di un processo che richiederà anni.
Tortuga ritiene che ulteriori azioni debbano essere intraprese per assicurare un’attenzione trasversale alle questioni di genere, generazionale e territoriale, soprattutto nelle Missioni riguardanti la Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, l’Istruzione, formazione, ricerca e cultura, e l’Equità sociale, di genere e territoriale del PNRR, i cui interventi rispondono in modo particolare alle necessità delle e dei giovani italiani durante tutto il loro percorso di vita. Occorre investire per una PA con le giuste competenze, potenziare ulteriormente la dotazione per gli asili nido, portare metodologie di formazione e valutazione degli insegnanti nella scuola, la quale dovrà avere una maggiore autonomia.
Le azioni di orientamento proposte dal PNRR dovranno essere accostate dalla valorizzazione del patrimonio informativo già in dotazione in un portare unico di orientamento. Il diritto allo studio universitario dovrà essere potenziato, e occorrerà puntare all’attrazione di nuovi talenti per un’istruzione e una ricerca più competitive a livello internazionale.
La creazione di un ecosistema nazionale per le startup darà finalmente un punto di riferimento per l’impresa dei giovani, mentre la riorganizzazione delle forme contrattuali per l’accesso al mercato del lavoro serve per garantire maggiore tutela per i giovani lavoratori. Per rendere la nostra società più resiliente occorre da ultimo potenziare gli strumenti di welfare volti al contrasto della povertà e le infrastrutture sociali volte alla gestione e all’integrazione dei richiedenti asilo e dei residenti non cittadini.
Questa memoria contiene le proposte che del think tank Tortuga per il miglioramento dell’attuale versione del PNRR, proposte che trovano fondamento nelle analisi e nelle ricerche condotte nel corso dei 5 anni di attività dell’associazione. Questo documento ne rappresenta solo una sintesi, per ovvi motivi di spazio. Tutte le proposte sono unite dal comune obiettivo di rendere l’Italia un Paese che offre maggiori opportunità ai suoi cittadini, e le offre in maniera equa.
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